La MUAY THAI è l’arte marziale nazionale della Thailandia, le cui antichissime origine risalgono a più di 2000 anni fa ed è considerata dagli studiosi di arte marziali la forma di lotta più efficace mai concepita dall’ uomo. Il nome originale è MUAY THAI, anche se in occidente è conosciuta come: boxe thailandese, thai boxing, pugilato thailandese e soprannominata anche come l’arte a otto braccia ( 2 pugni, 2 gomiti, 2 ginocchia e 2 tibie.)
Sotto il regno di Naresuen il Grande (1590-1605) la Muay Thai diventò parte integrante dell’addestramento militare. Sarà solo sotto il regno di Pra Chao Sua (1703-1709), soprannominato “Re Tigre” per la sua abilità nel combattere, che la Muay Thai raggiunse l’apice della popolarità. Grazie ad un periodo di pace e benessere generale, il popolo Thai ebbe la possibilità di dedicarsi alle attività favorite ed in breve la pratica di questa disciplina divenne uno dei passatempi più diffusi ed amati. Tutti quanti, uomini e donne, giovani e anziani, presero a frequentare con entusiasmo i campi di allenamento. Si narra che lo stesso “Re Tigre” era solito visitare in incognito villaggi e città per poter sfidare i campioni locali e quasi sempre, dopo averli battuti ed intascato il premio in palio, se ne andava senza rivelare la propria identità. Per queste antiche e nobili tradizioni, la Muay Thai è ancora oggi conosciuta nel suo Paese natale come “lo sport dei re”.
Originariamente i combattimenti si svolgevano senza categorie di peso o limiti di tempo ed erano paragonabili più a scontri fra gladiatori che a competizioni sportive. I contendenti erano soliti bendarsi le mani con strisce di cuoio per poter colpire con la massima forza ed efficacia; altre volte il cuoio venivano sostituite con fasciature di corda che, passate nella resina, venivano poi cosparse con frammenti di vetro. L’incontro terminava in seguito a morte o messa fuori combattimento dell’avversario. Storico è l’episodio di Nai Khanon Thom, leggendario combattente, considerato il padre della muay thai. Nel 1774 durante la guerra con la birmania, cadde prigioniero, e il sovrano birmano riconoscendo la sua fama di guerriero, volle constatarne di persona la potenzialità opponendogli 12 dei suoi migliori campioni. Nai Khanon Thom li sconfisse tutti uno dopo l’altro. Il re birmano rimase così colpito che gli restituì la libertà assieme ai suoi compagni. Ritornato in patria venne accolto come un eroe e da allora tutto il popolo thailandese lo ricorda ogni 17 marzo con una festa nazionale.
La Muay Thai moderna è stata modificata intorno agli anni trenta. Vennero introdotte regole più sportive quali l’uso dei guantoni, la suddivisione degli atleti in categorie di giorno a numerosi combattimenti. Le scuole di allenamento sono finalizzate ad un tipo di allenamento soprattutto professionistico e accolgono i giovani sin dalla più tenera età addestrandoli ad una forma durissima di allenamento per una vita agonistica molto breve ma relativamente redditizia, e fa parte nei programmi scolastici sotto forma educativa. Un aspetto particolarmente interessante del cerimoniale della Muay Thai è rappresentato dalla Ram Muay, una sorta di danza rituale che i pugili eseguono prima di ogni combattimento. Essa è accompagnata da una caratteristica musica ed inizia sempre con l’omaggio al Maestro. Attualmente la Muay Thai e una delle arti marziali più praticate, non solo a livello agonistico ma anche a livello amatoriale perché oltre a servire come difesa personale si ha anche un’ottima preparazione fisica.

Copyright 2017 ASD Muay Thai Comiso di Giuseppe Ruggieri - via Canicarao, 7 - Comiso (RG)

C.F. 91012030887